giovedì 28 agosto 2014

Le 5 migliori band portoghesi


Mi sono fatto coinvolgere involontariamente dalla famosa sindrome di Altà Fedeltà (di Nick Hornby), classificare tutto per ordine di 5.



In realtà è una specie di omaggio ad un libro cult che racconta (per chi non l’avesse letto) la storia di Rob, un ragazzo che lavoro in un negozio di dischi (praticamente tutto succede dentro questo negozio). Il protagonista racconta la sua storia e spesso usa classificare le cose per blocchi di 5, “i 5 film più belli della storia”, “i 5 dischi preferiti”, “le 5 separazioni più importanti della storia” e così per tutto il film.

Ecco, io scrivo 5 post (o forse di più, chi lo sa), su 5 cose che si posso fare (o non fare!) a Lisbona, geniale!

Nel primo post della serie dei 5 (pubblicato da poco), vi suggerivo cosa è meglio NON fare quando venite da queste parti.


Nel secondo post della serie, anche visto l’omaggio della premessa, scrivo della musica portoghese.

Fino a quando vivevo in Italia (4 anni fa), della musica portoghese conoscevo solo 2 cose, il nome Fado e i Madredeus (tra l’altro pensando erroneamente che le due cose coincidessero). Niente di più, non conoscevo nessun altro gruppo portoghese e non avevo nemmeno idea che potesse esserci qualcosa di interessante oltre le melodrammatiche note del Fado.

Arrivato in terra lusitana, il primo colpo di scena, i Madredeus di fatto non esistono più e, per di più, nonostante il loro pathos, non hanno niente a che fare con il Fado.

Faccio una parentesi, I Madredeus sono uno dei pochi gruppi Portoghesi che, negli anni ’90, hanno fatto fortuna all’estero, apice del successo il 1995 quando Wim Wenders di fatto li rende protagonisti di Lisbon Story.

Il secondo colpo di scena è che ci sono tantissimi gruppi portoghesi, che fanno musica di qualsiasi genere e anche bravi! Non fate la faccia di quelli che pensano che é una cosa scontata, è facile dirlo ora che sono io a confermarvelo, ma ci avevate mai pensato prima?

Dicevo che ci sono tantissimi gruppi portoghesi che fanno musica completamente diversa tra loro, allora ho fatto una lista di 5 gruppi, non selezionando i miei 5 gruppi preferiti, ma scegliendo 5 gruppi che fanno musica completamente diversa e che secondo me meritano attenzione.

1)      Cominciamo con il gruppo forse, in questo momento, più famoso in Portogallo, il gruppo che piace a tutti, i Deolinda.

Un misto tra la leggiadria di Cristinà Donà, la verve dei primi Modena City Ramblers e l’appartenenza alla terra di Van De Sfross (scusate ma non ho trovato un esempio più calzante tra i nostri)

2)      Mi sento un DJ, saliamo con i BPM e per chi ama saltare ci sono i Buraka Som Sistema, sembrano i Black Eyed Peas ma sono cattivi come i Korn e Tricky.

3)      Stacchiamo la corrente, spegniamo pc e amplificatori e passiamo all’intimismo cantautorale di JP Simoes.

Uno dei più bravi in circolazione, voce e chitarra. Io non lo sopporto perché è un belloccio e piace a tutte le mie amiche ma non è male, se vi piace il genere dico.

4)      Chiudo con due gruppi che mi piacciono molto (saranno le chitarre elettriche), il primo sono i Linda Martini, una giovane band di chitarre elettriche e suoni distorti. Per la passione potrebbero essere i Marlene dei primi tempi, sono piccoli ma vengono su bene.

5)      E per ultimo uno dei gruppi che piace di più al sottoscritto, forse quello che per ora ascolto più spesso, i Dead Combo.

Loro non saprei proprio a chi paragonarli, per alcune cose forse ai Calibro 35, un duo di chitarre elettriche polistrumentali che puzzano di sigaro in vestiti gessati neri e scarpe lucide, occhiali scuri e poche parole, bravissimi.



Ecco, è finito il post dei 5 e scrivendo mi sono accorto di diverse cose:

1)      I video dei gruppi portoghesi sono davvero brutti!!!

2)      5 gruppi sono davvero pochi, ci sono ancora tantissimi gruppi interessanti, i Paus (bravissimi!), i superfamosi Moonspell, The Legendary Tiger Man, Rita Redshoes, i Terrakota e tanti tanti altri.

3)      Ho saltato a piè pari incoscientemente, il megamondo del Fado moderno, Mariza, Ana Moura e tutte le superstar che portano il giro per il mondo la cultura e la tradizione del Fado.

Come scrissi qualche post fa, in Rock we Trust!


Prima pubblicazione 19 Aprile 2013

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